Premio di Risultato Sparkle: La polpetta avvelenata di Azienda e confederali

Roma -

Roma, 10 luglio 2017

 

Il 7 luglio abbiamo incontrato l’azienda che ci ha proposto di firmare un accordo sul PDR di Sparkle che, come ampiamente previsto, discende da un accordo firmato da TIM, in nome e per conto delle aziende del Gruppo, e dal Coordinamento TIM, nel quale Sparkle non è rappresentata.

L’accordo per Sparkle presenta per ben il 60% obiettivi basati su parametri del gruppo TIM, sui quali i lavoratori della nostra Azienda non hanno possibilità di incidere se non in minima parte. Vediamo infatti qualche numero: all’EBITDA di TIM, che costituisce la soglia di accesso al PDR proposto, Sparkle contribuisce per meno del 2%; di poco superiore è l’incidenza dei Ricavi Sparkle sui Ricavi di Gruppo TIM , che per circa l’ 80% sono costruiti con attività su Mercato Domestico . Il Gruppo Sparkle, di contro , genera i suoi ricavi per ben oltre l’80% sul mercato estero, con complessità e specificità non comparabili ad attività operate sul mercato nazionale, e dunque non adeguatamente apprezzate nella proposta aziendale.

Dietro mandato unanime dei lavoratori, in qualità di RSU USB, abbiamo chiesto di poter discutere un impianto del PDR basato principalmente su parametri Sparkle

All’inizio della nostra esposizione, e prima ancora di aver formulato compiutamente la nostra posizione, la segreteria UIL, ha provocatoriamente provato ad interromperci con urla e insulti. Forse non più abituati a un dibattito vero si sono alzati, hanno firmato e se ne sono andati , subito seguiti, dopo il nostro primo intervento, dalla delegazione CISL, il cui rappresentante in modo arrogante ha tenuto a precisare: “Noi siamo qui per firmare, c’è poco da discutere”. Inutile sottolineare che sono stati seguiti a ruota dalle loro RSU ridotte a mute comparse. La CGIL si è riservata la scelta finale dopo consultazione con i propri nazionali. Questi “sindacati gialli” in Sparkle sono stati messi in minoranza dai lavoratori: la ferita ancora brucia e non perdono occasione per mostrare la loro arroganza.

Noi non ci siamo sottratti alle nostre responsabilità!

Abbiamo con forza rivendicato il mandato ricevuto dai lavoratori, mentre la posizione tenuta al tavolo negoziale da CISL e UIL è risultata funzionale alla rigida imposizione da parte dell’azienda, che nonostante i buoni risultati prodotti da Sparkle, si è inventata un meccanismo che metterà a rischio il pagamento di un Premio di Risultato per i lavoratori.

Pertanto, nel rifiutare di firmare quanto proposto, al cospetto di una tavola già apparecchiata e non modificabile, abbiamo risollecitato :

• Un tavolo per la definizione del PDR di Sparkle fondato su criteri che misurino effettivamente i risultati del gruppo Sparkle a fronte del lavoro prodotto da lavoratori e management.

• un incontro specifico su tutta la vertenza del contratto aziendale

In settimana organizzeremo le assemblee nelle quali invitiamo tutti a partecipare attivamente e sarà l’occasione per fornirvi tutti i dettagli dell’incontro e condividere le prossime mosse. La stagione di lotta che ci attende non sarà facile ma non dimentichiamoci che, come dimostrato in tantissime altre occasioni:

Insieme siamo imbattibili

RSU / RLS USB Lavoro Privato – Settore Telecomunicazioni