RIAPRIAMO LA SALA FUMATORI DELLA SEDE DI ACILIA

Roma -

Abbiamo appreso che, con effetto immediato, è stata chiusa la sala fumatori della sede di Acilia creando qualche disagio ai/alle dipendenti che la utilizzavano.

Dalle prime informazioni che abbiamo ricevuto sembra accertato che questo ambiente non rispondeva completamente ai requisiti previsti dalla legge circa l’aerazione e l’isolamento dagli ambienti di lavoro limitrofi.

Di seguito le nostre osservazioni:

-Come mai si scopre solo ora che la sala era inadeguata?

-Vorremmo che ci fossero illustrati tutti i dettagli, oltre le prime informazioni che abbiamo già recuperato, che hanno determinato tale chiusura.

-Pur conscendo bene la normativa vigente, che non obbliga il datore di lavoro a fornire una sala fumatori, è del tutto ovvio ed evidente che negare improvvisamente la consuetudine dell’uso di un ambiente in cui poter fumare non ci sembra il metodo migliore per la soluzione del problema.

Soprattutto se questo accade senza una soluzione alternativa.

Come Rappresentanti dei Lavoratori e delle Lavoratrici abbiamo a cuore la tutela della salute negli ambienti di lavoro, in questo caso sia di chi fuma che di chi deve essere protetto dal fumo passivo, per cui chiediamo un incontro urgente a T.I.Sparkle per conoscere:

-Quali sono le soluzioni previste da adottare e quanto tempo è necessario per i lavori di ristrutturazione?

-Nel frattempo come si gestisce il periodo transitorio?

- T.I.Sparkle ha pensato ad una stanza alternativa che abbia in partenza migliori condizioni strutturali e possa essere utilizzata da subito oppure “in buone condizioni” con ridotti tempi di adeguamento?

 

Aspettiamo quindi di ricevere una proposta di convocazione nel corso della quale sarà opportuno un aggiornamento definitivo sulla mensa di Acilia, il cui degrado e il deprimente servizio resta praticamente immutato.

 

Daniela Cortese e Francesco Perelli

RSL/ RSU di T.I.Sparkle