Cassandre oppure indecente preveggenza ?

VUOI LA PENSIONE ? ACCENDO UN ……MUTUO !

Roma -

Roma, 27 giugno 2016

Negli anni scorsi i vari governi succedutisi ci hanno allungato l’età pensionabile e tagliato le pensioni con la complicità, grazie anche la totale assenza di reazione, mobilitazione o sciopero, dei sindacati concertativi CGIL CISL e UIL.

Adesso per farci andare in pensione all’età di prima, ma in maniera selettiva, ci dicono che dobbiamo chiedere un mutuo, da restituire con tassi di interessi di almeno 3 punti e mezzo superiori al denaro a costo zero che le banche ricevono dalla BCE. Nonostante ciò CGIL, CISL e UIL, parlano di apprezzabili novità, ratificando di fatto, per la seconda volta, i contenuti della riforma Fornero. Prima con il silenzio, ora addirittura con l’ennesimo accondiscendente lasciar fare che favorirebbe banche e assicurazioni sulle modalità e i tempi di pagamento, lasciando immutato l’impianto: cioè i 67 anni e il sistema contributivo.

Il prestito dovrà essere rateizzato fino a 20 anni con un taglio massimo della pensione fino al 15%, vale a dire che nell’arco di un anno di godimento della pensione si perderanno due mensilità. Per addolcire la pillola ci sono le detrazioni sulle rate, ma il tranello è che il montante su cui calcolare la pensione rimane fermo al momento della domanda di anticipazione mentre i coefficienti di trasformazione saranno quelli in vigore alla maturazione della pensione di vecchiaia.

Altro che niente penalizzazione! Si tratta di un vero e proprio taglio sempre sulle spalle dei lavoratori.

L’uscita anticipata, oltre che doversela pagare a tassi da usura, sarà vantaggiosa sicuramente per le pensioni private, in particolare per i Fondi privati che beneficeranno di un’ulteriore riduzione delle tasse, guarda un po', gestiti dai sindacati complici CGIL, CISL e UIL.

Proprio nella piattaforma rivendicativa del rinnovo del CCNL delle TLC, proposta da SLC-CGIL, Fistel-CISL e UILCom, alla voce “Aumenti Economici” troviamo:

“…. In tale ambito il costo complessivo del rinnovo contrattuale dovrà attestarsi, per il triennio 2015‐2017 al 7% e dovrà prevedere un incremento del versamento aziendale al fondo di previdenza integrativa “Telemaco”……...”

La domanda nasce spontanea, considerato che la piattaforma del rinnovo del CCNL di SLC-FISTEL-UILCOM è stata presentata all’inizio di febbraio, sono Cassandre oppure sono cosi preveggenti, grazie a presunte doti paranormali, da prevedere il futuro? A tal fine vi invitiamo a guardare il servizio video della Gabbia (LA7) sui fondi pensione al seguente LINK.

Praticamente, dopo il mancato pagamento del PDR, per il prossimo aumento contrattuale ci sembra di intravedere la plausibile ipotesi che buona parte dell’aumento salariale sarà dirottato verso il FONDO TELEMACO, cioè meno salario più contributi ai fondi.

Dopo la modifica dell’art. 18, la Legge Fornero e il Jobs Act non rimaniamo impassibili al nuovo attacco al sistema dalla previdenza pubblica a vantaggio solo del capitale finanziario che continua a scaricare la sua crisi sulle nostre spalle.

E’ più che necessario serrare le fila e costruire insieme una grande mobilitazione sociale a difesa del diritto alla pensione e al lavoro dignitoso. Unisciti a noi, con l’unico sindacato alternativo e conflittuale. Non aspettare oltre.

Il 23 settembre sciopero generale, anche per la difesa della previdenza pubblica.