La sicurezza non è trattabile.

Roma -

La nostra posizione sul piano Moving di TI Sparkle, che ci ha costretto a lavorare nei nuovi ambienti Open Space, è nota a tutti, così come risulta evidente che l'indipendenza del nostro sindacato è stato il miglior alleato in questa battaglia che ci ha visto difendere la sicurezza dei lavoratori TIM, a cui rivolgiamo un sentito ringraziamento per il sostegno e la fiducia.  

In questi mesi abbiamo constatato personalmente le anomalie di questi ambienti e raccolto le istanze dei lavoratori che segnalavano i numerosi disagi, ricercando innanzitutto, nel dialogo con l’Azienda, il superamento delle situazioni a rischio, proponendo soluzioni e monitorando gli avanzamenti delle stesse, perché il nostro interesse primario come RLS è sempre la salvaguardia dei livelli di sicurezza negli ambienti di lavoro.

La nostra interlocutrice naturale è sempre l’Azienda che però in questi ultimi tempi è rimasta ferma sulle sue posizioni e sorda alle nostre segnalazioni.

Fatte queste doverose premesse, in occasione di episodi intervenuti a conferma delle numerose segnalazioni disattese, quali il crollo del soffitto in alcuni ambienti, abbiamo deciso di coinvolgere gli ispettori del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPRESAL), pubblici ufficiali incaricati di verificare il livello di sicurezza degli ambienti lavorativi.

A fronte del nostro esposto, gli ispettori hanno effettuato un sopralluogo rilevando e confermando TUTTE le nostre segnalazioni che in sintesi riguardano:

·         La manutenzione degli ambienti in generale (zone non ristrutturate a dovere, es. la tettoria ingresso ect)

·         La fruibilità delle uscite d’emergenza  e degli Ingressi con tornello in particolare riguardo alla rimozione delle barriere architettoniche per disabili

·         Il sovraffollamento di alcune postazioni

·         l’illuminazione di alcune postazioni e la schermatura delle superfici vetrate

·         il microclima inteso come temperatura, umidità e potenza dei flussi d’aria

 

Ora l’azienda è tenuta a intervenire per sanare queste situazioni e rendere l’ambiente di lavoro più confortevole e sicuro come da sempre avevamo chiesto.

 

La protesta dei lavoratori se correttamente recepita da un sindacato coerente, come riteniamo che sia USB, porta sempre ai risultati sperati.

La nostra azione non si ferma qui perché resteremo vigili e attenti al tema della sicurezza affinché non si risparmi né si tratti mai sulla nostra salute !