TIM Rinnovo contratto integrativo

La Piattaforma integrativa

Nazionale -

 

Piattaforma unitaria di II° livello inviata venerdì 31 marzo 2017 da tutti sindacati di base a TIM, Asstele, in copia, ai sindacati confederali CGIL,CISL, UIL e UGL.

Non serve più il dialogo o la mediazione a tutti i costi con chi non intende ascoltare i lavoratori.

La contrattazione nazionale, rimane lo strumento essenziale  per  assicurare la forza collettiva dei lavoratori e delle lavoratrici e ottenere condizioni di lavoro dignitose per tutti e tutte .

Il CCNL deve favorire il raggiungimento di più ampi indirizzi di ordine economico e sociale, che puntino alla ridistribuzione della ricchezza prodotta, auspicando piani industriali TLC che promuovano lo sviluppo del paese (diffusione Banda larga a tutte le zone del paese, centralità dei lavoratori, ri-pubblicizzazione del settore TLC).

La stagione del rinnovo CCNL , scaduto il 31/12/2014 e per il quale la trattativa è tutta aperta, ha visto da un lato, operazioni «muscolari» da parte dell’Azienda, quali la disdetta del contratto integrativo e la modifica unilaterale di istituti a condizioni peggiorative all’interno del Regolamento Aziendale; dall’altro , le organizzazioni confederali hanno rafforzato la loro autoreferenzialità, in alcuni casi ratificando direttamente gli interessi padronali.

I lavoratori e le lavoratrici hanno risposto con una ritrovata unità ed enorme partecipazione negli scioperi e nelle manifestazioni di piazza, rifiutandosi di essere trattati come un “costo” e non come una “risorsa”.

Le organizzazioni sindacali di base, autonome e conflittuali, con la collaborazione del CLAT, pur ritenendo prioritaria in termini di principio la sottoscrizione del CCNL, hanno deciso di promuovere la costruzione di una Piattaforma Rivendicativa di Secondo Livello, per il momento l’unica, alternativa rispetto al percorso avviato da Azienda e OOSS firmatarie, aperta da sottoporre al giudizio dei lavoratori e delle lavoratrici, rimettendo al centro i diritti, il miglioramento delle condizioni lavorative e il salario

Principi ispiratori

NO all’introduzione del JOBS ACT nel rinnovo contrattuale.

NO al controllo individuale delle prestazioni lavorative.

NO al nuovo Regolamento Aziendale che modifica gli istituti normativi del contratto aziendale e non lo può sostituire.

SI a un significativo  recupero salariale.

SI alla definizione di nuove regole su contrattazione e rappresentanza sindacale che impediscano il monopolio di CGIL, CISL, UIL , UGL e le stipule di accordi peggiorativi in deroga al CCNL e alle norme di legge, che non limitino la libertà sindacale e di sciopero di lavoratrici e lavoratori, che estendano i diritti sindacali a tutte le organizzazioni sindacali.