Sparkle, dove i lavoratori non si arrendono

Roma -

Martedì 26 marzo il nuovo AD di Sparkle, Mario Di Mauro ha incontrato Segreterie Confederali e RSU per raccontare la sua idea di rilancio di TIS. Se da un lato va dato merito al nuovo AD di aver fissato in tempi brevi un appuntamento che avevamo richiesto più volte al suo predecessore e che era rimasto a lungo disatteso, dall’altro sono ancora da chiarire molti punti cruciali.

L’AD ha presentato una serie di slide che hanno illustrato:

Lo stato dell’arte di TIS (gli asset, i punti di presenza, gli organici, i servizi in portafoglio) e le criticità che hanno portato a una sostanziale diminuzione dell’ebitda, legate anche a servizi maturi e all’incapacità di rendere i nuovi servizi profittevoli;

Le azioni che intende porre in essere, per il rilancio e per il consolidamento di TIS come fornitore leader nel Mediterraneo, Medio Oriente e America Latina, tra cui l’automazione di alcuni processi per i servizi maturi quali la voce, la ricerca di nuovi modelli di business per il mobile, un sostanziale incremento del network e dei punti di presenza nel mondo, la focalizzazione sul segmento di mercato Enterprise con nuove soluzioni digitali, la messa a portafoglio di soluzioni Cloud avanzate, ecc.. Per il 2019 sono previste assunzioni, in misura a dire il vero limitata (qualche decina di unità).

Tutte queste iniziative ci proiettano verso una “trasformazione” della società, e dunque come USB per primi abbiamo evidenziato all’AD che occorre attuare un cambio importante di paradigma nel rapporto con le “persone” che vanno riposizionate al centro del Piano Industriale e non ai margini.Pertanto il Piano deve fare perno innanzitutto sul riconoscimento dei diritti dei lavoratori, mediante la contrattazione di II Livello, su un ricambio generazionale e su una seria politica di formazione e incentivazione dei lavoratori. E più precisamente:

Contratto di II Livello. A fine 2017 abbiamo ricordato che i lavoratori TIS hanno approvato in tutte le assemblee una Piattaforma per il Contratto aziendale, accompagnata da una petizione alle segreterie di Cgil, Cisl, Uil che non si sono degnate di rispondere, e sottoposto all’azienda con più lettere di sollecito all’apertura del Tavolo. Siamo ancora in attesa di essere convocati!

Ricambio generazionale. Abbiamo chiesto che venga applicato in Sparkle come in TIM l’ex.art. 4 della legge Fornero, che al momento è lo strumento che salvaguarda di più il lavoratore in prossimità della pensione, e potrebbe dare dall’altra parte luogo all’entrata di giovani. A questa richiesta non è stata data risposta o meglio, si è parlato di applicare “quota 100”, che non prevede un investimento di denari da parte aziendale e che di contro costituisce una uscita “costosa” per i lavoratori e “riduttiva” nella sua applicazione. Dunque questa non può essere “la soluzione”!

Formazione. Il trend degli ultimi anni ha mostrato uno scarso accento sulla formazione in quanto percepita come costo. La trasformazione digitale delle infrastrutture TLC non è stata accompagnata da un piano organico di crescita delle competenze. Iniziative come DigComp sono lodevoli ma non sufficienti. Altrettanto poco incisive le iniziative per la crescita dei soft skills. L’azienda è costretta ad affidarsi a consulenti esterni o pochi super-esperti, con conseguente rischio di dispersione del know how.

Incentivazione. Negli ultimi anni, grazie alla connivenza dei sindacati confederali, si è assistito al taglio dei PdR, alla introduzione del Regolamento in luogo del contratto aziendale, all’assorbimento dei superminimi, alla riduzione all’osso dei provvedimenti meritocratici, alla dinamica salariale piatta, e a iter di carriera e passaggi di livello bloccati. Questo approccio ha reso i dipendenti apatici, poco motivati, poco coinvolti, distaccati verso l’innovazione

USB su questi punti non molla! Anche noi siamo “people who never give up”!

L’azienda condivida questo approccio e solo così i lavoratori saranno parte attiva nel processo di rilancio di TIS!

 

USB Lavoro Privato – Settore Telecomunicazioni