I lavoratori della mensa Elior alla Tim-Sparkle di Acilia si organizzano con USB

Roma -

L’Unione Sindacale di Base entra nelle mense del Gruppo Tim per favorire attenzione e miglioramenti alle condizioni di lavoro, dopo anni di perdite di diritti causate dai vari cambi di appalto che si sono succeduti e che, riforma dopo riforma, hanno sempre più diminuito la responsabilità delle aziende assegnatarie a discapito delle tutele occupazionali, pagando di meno il lavoro e favorendo contratti sulla soglia di povertà.


Anche i lavoratori e le lavoratrici della mensa della Tim-Sparkle di Acilia si uniscono quindi a quelli delle altre strutture del settore della Ristorazione di altri appalti, dove USB è già presente perché anche loro hanno deciso di dire basta ai soliti ricatti di riduzione dei parametri orari e dei tagli ai salari con il ricatto del posto di lavoro. Invece è arrivato il momento di chiedere incrementi di personale, nelle sedi con maggiore disagio, per non continuare a stressare ulteriormente chi è già sottoposto a ritmi troppo elevati e a coprire più ruoli contemporaneamente.
Nel mercato degli appalti, ancora oggi, si evidenzia come sia difficile – ma non impossibile - individuare una soluzione che risponda all’esigenza effettiva di tutela dei lavoratori i quali, tanto per cominciare, non dovranno più pagare i costi dei rischi d’impresa in ogni cambio di gestione.
Migliorare le condizioni degli operatori delle mense è possibile e  significherebbe anche migliorare il servizio offerto ai lavoratori della committente; la sinergia tra queste due esigenze è tra i nostri principali obiettivi.


Ecco perché organizzarsi con USB è importante, affinché si apra un serio confronto che non escluda neanche la reinternalizzazione dei servizi e dei lavoratori coinvolti, per abbattere i costi e gli sprechi, liberandoli dal sistema malato degli appalti in modo da garantire loro pari diritti, pari salari.

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