LE EXF E I PERMESSI INDIVIDUALI DEL 2016 NON POSSONO ESSERE NE' IMPOSTI NE' PROGRAMMATI VI SPIEGHIAMO PERCHE'

Roma -

Roma, 15 luglio 2016

Dopo una attenta consultazione con gli uffici legali di USB Unione Sindacale di Base,  vi  forniamo una sintesi di ciò che è stato ampiamente dettagliato nella nostra lettera aperta ai lavoratori, con cui sono stati informati che abbiamo chiesto ufficialmente all’Azienda di non procedere più unilateralmente ad imporre procedure in palese violazione del CCNL.

A questo proposito facciamo notare che gli articoli 26 e 28, ampiamente citati dai referenti HR, dicono esattamente il contrario di ciò che dice l’azienda.

Infatti i permessi (EXF e Permessi Individuali):

·        Possono essere richiesti venti giorni prima (regola inserita nel CCNL per garantire che non potessero essere negate da capi eccessivamente zelanti), ma si possono chiedere anche con un preavviso minore o anche senza alcun preavviso, e solo in questi ultimi due casi l’azienda potrebbe non accogliere la richiesta (art.26 comma 11).

·        Quelli eccezionalmente non fruiti entro l’anno di maturazione continuano a confluire nel Conto Ore Individuale per un ulteriore periodi di 24 mesi e, se ancora non fruite, saranno liquidate economicamente; fruizioni di tipo diverso vanno concordate con accordo con RSU che non ci risulta ci sia stato nel 2016, almeno con le scriventi RSU. Quindi non possono essere né imposte, né soprattutto rimosse (art. 26 comma 12).

·        Va favorita la completa fruizione di quelli accantonati, quindi degli anni precedenti (in questo caso del 2014 e del 2015 per chi ancora ne avesse un residuo), per consentirne la completa fruizione da parte del lavoratore (art.26 comma 12). Quindi come è possibile congelare nel Conto Ore Individuale i permessi degli anni passati ed obbligare al consumo di quelli del 2016, che non sono stati accantonati perché non ancora maturati nell’anno tutt’ora in corso?

·        Quindi l’azienda non può imporre l’utilizzo di EXF e permessi, meno che mai  precisando l’arco di tempo in cui fruirne (in questo caso da luglio a dicembre 2016) né la loro programmazione entro una data predefinita (in questo caso il 18 luglio) né può imporle d’ufficio attraverso i responsabili, perché il CCNL le regola diversamente e non è ancora possibile revocare unilateralmente regole previste dal Contratto Nazionale.

Vi suggeriamo quindi, a meno di esigenze personali diverse,  di non programmare alcun permesso entro il 18 luglio se non quelli eventualmente da godere per i successivi 20 giorni e ad informare le scriventi RSU di qualsivoglia imposizione aziendale al riguardo.

Restiamo a disposizione per concordare ragionevoli soluzioni per contemperare i reciproci interessi dei lavoratori e dell’azienda e, per entrambi, alleghiamo di nuovo alla presente la nostra lettera aperta del 14 luglio.     

Rsu  USB TIM

Eleonora d’Antoni e Riccardo Lorenzi

 

Rsu USB T. I. Sparkle

Daniela Cortese, Francesco Perelli, Francesca Bernardi e Paolo Vastaroli

 

USB Lavoro Privato – Settore Telecomunicazioni