PERMESSI ELETTORALI: Quando perseverare è diabolico
Roma, 27 maggio ’16
Puntualmente in occasione di tutte le consultazioni elettorali disciplinate da leggi della Repubblica come elezioni politiche, europee, amministrative e per i referendum popolari, assistiamo impietriti all’interpretazione illegittima e penalizzante delle normative di legge vigenti da parte di TIM sulla fruizione dei riposi compensativi, oltre agli atteggiamenti ostativi nei confronti dei lavoratori che svolgono funzioni presso i seggi elettorali.
Vogliamo ricordare, se mai ce ne fosse ancora bisogno che tutti i lavoratori dipendenti che siano stati nominati scrutatore, segretario, presidente, rappresentante di lista o di gruppo presso seggi elettorali, in occasione di qualsiasi tipo di consultazione, hanno diritto di assentarsi dal lavoro per il periodo corrispondente alla durata delle operazioni.
I giorni di assenza sono considerati dalla legge, a tutti gli effetti, giorni di attività lavorativa.
Ciò significa che i giorni lavorativi passati al seggio vengono retribuiti come se il lavoratore avesse normalmente lavorato.
I giorni festivi e quelli non lavorativi (ad esempio il sabato/domenica nella settimana corta) sono recuperati rispettivamente con una giornata di riposo compensativo o compensati con quote giornaliere di retribuzione in aggiunta alla retribuzione normalmente percepita.
La rinuncia al riposo deve comunque essere validamente accettata dal lavoratore.
In base ai principi in tema di riposo settimanale, il riposo compensativo deve essere goduto con immediatezza, cioè subito dopo la fine delle operazioni al seggio.
Inoltre in base alle varie sentenze della Cassazione Sez. Lav. del 19 settembre 2001 n. 11830, del 17 giugno 2002 n. 8712 e del 5 giugno 2006 n. 13166, anche se l'attività prestata per lo svolgimento delle operazioni elettorali copre una sola parte della giornata, l'assenza è legittimata per tutto il giorno lavorativo che, quindi, deve essere retribuito interamente.
Nonostante ciò TIM perfidamente prosegue ad applicare arbitrariamente regolamenti aziendali restrittivi della legge vigente, per cui sin d’ora tutti i lavoratori interessati a salvaguardare i propri diritti che volessero tutelarsi individualmente, possono contattarci per maggiori informazioni.
USB Lavoro Privato - TIM