Progetto Moving di TIM, situazione insostenibile
Il Progetto Moving di TIM mostra ogni giorno di più per quello è: UN FALLIMENTO ANNUNCIATO dove regnano il caos e l’ illogicità più completa.
Emblematica è la situazione di Estensi, aperta poco più di un mese fa e già quasi al collasso.
Considerato che le istituzioni non hanno valutato gli impatti ambientali sulla zona interessata, USB ha tentato di prevenire questo disastro annunciato, favorendo l’incontro tra le istituzioni locali del Municipio che ospita la sede, il XII, il Mobility Manager dell’Area Metropolitana di Roma Capitale e il Mobility Manager di TIM. Dagli incontri è emersa la rassicurante versione di TIM che tutto fosse sotto controllo: parcheggi, navette e spazi sufficienti a gestire tutte le persone previste per la sede.
Tutto falso.
Con una mail inviata alle Relazioni Industriali Centro di TIM, USB ha messo nero su bianco le principali criticità riscontrate in questi primi giorni di soggiorno. Di seguito un sommario elenco:
Dopo pranzo molti lavoratori accusano malesseri fisici (nausea, pesantezza e mal di testa) molto probabilmente dovuti all’ambiente chiuso, con aria condizionata troppo fredda o troppo bassa in base alle zone;
L’illuminazione artificiale è troppo forte e la luce naturale non arriva dalle finestre soprattutto nei piani bassi. Ciò provoca disturbi alla vista al punto che molti colleghi si stanno arrangiando con fogli di carta sulle luci o occhiali da sole; tale illuminazione è accesa in tutte le ore del giorno;
Nell’ambiente di lavoro si respirano polveri di cantiere,
Alcune cassettiere e armadietti sono già rotti dopo nemmeno una settimana di utilizzo;
Nei bagni sono già crollati (investendo una collega) i rulli degli asciugamani perché attaccati a pareti di cartongesso;
Non ci sono spazi dove poter fare un break; quelli presenti davanti alle macchinette (1 sola per piano per più di 200 persone) al massimo può ospitare 6/7 persone e non si può parlare perché le voci danno fastidio ai colleghi in sala;
La qualità del cibo portato dal servizio di catering è veramente scadente;
Il parcheggio è sempre più problematico; la maggior parte dei parcheggi interni, già piccoli, sono riservati ai dirigenti e molti hanno dovuto ricorrere al pagamento di garage privati per poter mettere la macchina dopo le 08:00 ;
Il servizio navette è largamente insufficiente, tanto che alcuni colleghi hanno già iniziato a fruire a pagamento di un servizio di “car valet”;
La situazione è insostenibile, tanto che tra i colleghi si stanno manifestando i primi segni di disagio psicofisico e le condizioni non potranno che peggiorare con l’arrivo di altre 400 persone previste a fine giugno. L’azienda da una parte chiede ai lavoratori aumento di produttività, dall’altro fa di tutto per renderlo impossibile.
Non è assolutamente ammissibile che la corsa al risparmio a tutti i costi ricada esclusivamente sulle spalle dei lavoratori.
Pretendiamo condizioni di lavoro sicure e vivibili e non siamo più disposti ad accettare superficialità e approssimazione.
USB Lavoro Privato - Settore Telecomunicazioni