Rinnovo CCNL TLC: USB invita al voto contrario sull’ipotesi di rinnovo e proclama sciopero generale il 28 novembre

Nazionale -

USB denuncia senza mezzi termini l’ennesimo tentativo di svendere i diritti e i salari dei lavoratori TLC. L’ipotesi di rinnovo del CCNL è una trappola: aumenti salariali irrisori, diluiti nel tempo e totalmente insufficienti a fronte dell’inflazione galoppante.

Per altri tre anni, le retribuzioni resteranno bloccate, senza possibilità di negoziare nuovi aumenti fino al 2029. Il CCNL TLC sottoscritto da SLC-CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL conferma la loro adesione alla politica dei salari da fame.

È una condanna all’impoverimento ecco cosa c’è dietro la demagogia diversamente spesa di Landini, Bombardieri e Fumarola!

Nessun arretrato, nessuna una tantum: i due trienni vengono fusi, cancellando ogni prospettiva di recupero salariale. Le aziende continuano a fare profitti, mentre il settore TLC viene abbandonato e i lavoratori pagano il prezzo di scelte scellerate.

Non ci stiamo!

Le conseguenze saranno devastanti per chi lavora in CRM/BPO e negli appalti, dove non esistono premi, integrativi o contrattazione aggiuntiva. Si vuole lasciare migliaia di lavoratori senza tutele e senza futuro.

USB dice NO!

USB rilancia con forza la settimana di 32 ore su 4 giorni, a parità di salario. Basta con la logica del taglio dei costi sulle spalle dei lavoratori! Vogliamo più tempo, più salario, più dignità! La transizione digitale e tecnologica non deve essere una scusa per licenziamenti e orari massacranti!

La legge finanziaria del governo Meloni è un attacco frontale al lavoro e ai servizi pubblici, mentre si aumentano le spese militari. USB denuncia questa vergogna: più soldi per le armi, meno per i salari e i servizi essenziali. Non lo permetteremo!

Il 28 novembre USB proclama lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private. Il 29 novembre saremo in piazza a Roma per rivendicare:

  • Rinnovo immediato del CCNL TLC con aumenti salariali legati all’indice FOI
  • Salario minimo di almeno 2.000 euro netti mensili
  • Salario di transizione indicizzato FOI in caso di crisi aziendale
  • Stop all’innalzamento dell’età pensionabile, ritorno al limite di 62 anni
  • Più investimenti pubblici e controllo dei prezzi dei beni e servizi essenziali
  • Strategia industriale per rilanciare il settore TLC

USB chiama tutte le lavoratrici e i lavoratori a ribellarsi: partecipate alle assemblee, votate NO, scioperate il 28 novembre e scendete in piazza il 29!

Solo la lotta collettiva può strappare veri aumenti salariali, arretrati, diritti e dignità!

Non aspettare che altri decidano per te: uniti si vince, divisi si perde! La forza è nelle nostre mani. Facciamoci sentire!