TELECOM ITALIA INCONTRA USB NAZIONALE LAVORO PRIVATO SULLE PROCEDURE DI MOBILITA' DELL'ACCORDO QUADRO DEL 7 SETTEMBRE
Giovedì 1 ottobre 2015 si è svolto un incontro tra Telecom Italia, Unindustria, la delegazione nazionale e provinciale di USB Lavoro Privato e i delegati USB del settore telecomunicazioni.
L’OdG era l’avvio della procedura ex L.223/91 per licenziamento e relativa collocazione in mobilità di 330 lavoratori (impiegati e quadri), ma nell’occasione si è trovata reciprocamente l’opportunità di allargare la visuale degli argomenti su cui confrontarsi.
Abbiamo contestato e definito poco concrete le dichiarazioni dei licenziamenti, che riteniamo ancora potenziali e strumentalmente utilizzati per l’ottenimento di questo piano degli esuberi, rispetto al quale pesa come un macigno e resta per noi inaccettabile, l’accesso ai nuovi CdS oggi economicamente anche più penalizzati rispetto al passato per le nuove controriforme del lavoro.
USB Lavoro Privato ha precisato che nel corso di un decennio si sono svolte diverse procedure simili a questa, ma è sintomatico che si continuino a giustificare con la stessa “generalizzata riduzione della capacità di spesa da parte della clientela” a riprova che nulla di quanto si poteva fare è stato fatto dal Management di Telecom Italia per trovare nel frattempo soluzioni importanti e strutturali che impedissero nel tempo il continuo ricorso agli esuberi.
Non meno imbarazzante l’affermazione contenuta nel testo dell’accordo sottoscritto da FISTEL, UILCOM e UGL nel quale si sottolinea che i risparmi ottenuti (esclusivamente dalla riduzione del costo del lavoro, diciamo noi) saranno indirizzati anche verso “l’evoluzione dei sistemi informativi verso tool integrati di nuova generazione per aumentare l’affidabilità della rete e l’efficienza delle attività”, quando sappiamo invece che questa è proprio una delle maggiori criticità da noi spesso denunciate, nei confronti delle quali non si intravede all’orizzonte nessuna reale volontà di soluzione, mantenendo i dipendenti all’uso di sistemi obsoleti che complicano le attività e peggiorano il servizio.
USB Lavoro Privato ritiene anche che i mancati finanziamenti governativi nei progetti di estensione della banda larga siano alla lunga tra le motivazioni taciute di queste ennesime riduzioni di personale. In questo ambito sicuramente alcuni tra i nostri competitor questa partita se la stanno giocando meglio, anche se il mercato nazionale e internazionale impone a tutti gli operatori di telecomunicazioni una concorrenza spietata per accaparrarsi fette di mercato che si perdono con facilità.
In ultimo, ma non meno importante, abbiamo chiesto
• Se ci sarà autonomia in ambito TI.IT, dopo l’accordo quadro del 7 settembre, per accordi simili e la risposta è stata affermativa
• Se, quando e come si intende rispettare l’esito del NO referendario sull’accordo del 18 dicembre del Caring; se non è giunto il momento di passare i lavoratori che lo chiedono dal part time al full time e di rivedere i tempi contingentati di risposta al cliente e la risposta è stata che la partita è ancora aperta e verrà affrontata prossimamente in tavoli specifici
• Se saranno previste, come negli anni precedenti, clausole e condizioni di salvaguardia per chi accetterà la mobilità volontaria e la risposta è stata affermativa
L’incontro è terminato con un verbale di mancato accordo.