Tim, incontro con Usb: chiusura totale dell'azienda su tutte le richieste del sindacato
Lunedì 3 Settembre, presso la sede TIM di Corso d’Italia, si è svolto un incontro tra l’azienda e una delegazione USB per esperire la procedura di raffreddamento in merito allo stato di agitazione e le iniziative di sciopero proclamate da USB, come previsto dalla vigente Provvisoria Regolamentazione sullo Sciopero nelle TLC.
Nel corso del confronto, l’Azienda ha manifestato una totale chiusura su tutte le richieste presentate da USB:
- Non applicazione del controllo a distanza.
- Non assorbibilità degli aumenti contrattuali.
- Consolidamento del PDR o comunque aumenti di salario stabile in busta paga.
- Ripristino delle ex festività.
- Aumento delle indennità di turno.
- Stressanti pressioni lavorative nei call-center (187 ecc.): timbratura in postazione, tempi di conversazione, obiettivi sulla vendita, controlli diretti sull’addetto e mancata alternanza tra attività di back-office e front-end; aumento delle indennità e delle pause per il personale dei Call-Center.
Respingendo la possibilità di intraprendere un dialogo costruttivo, l’incontro si è concluso con reciproca "totale insoddisfazione".
USB, prende atto dell’impossibilità di un qualsiasi accordo ed intende promuovere una forte mobilitazione tra i lavoratori a sostegno di rivendicazioni chiare e possibili, che interrompano la stagione dei sacrifici a senso unico, di cui hanno beneficiato solo manager incapaci e litigiosi.
L'USB respinge i piani di ristrutturazione e le politiche industriali della dirigenza TIM che per mantenere alti i profitti schiacciano salari e diritti dei lavoratori TIM e delle ditte appaltatrici.