TLC: buoni pasto "Qui! Ticket", chi continua a farne le spese è sempre il lavoratore
Nelle ultime settimane ci sono pervenute molteplici segnalazioni riguardo la mancata accettazione da parte degli esercizi commerciali dei buoni pasto della società “QUI! Group S.p.A.”.
Tale situazione, peraltro già critica da tempo, è diventata ormai realmente insostenibile.
Si moltiplicano, infatti, i cartelli affissi sulle vetrine dei negozi con scritte del tenore “Ci dispiace e ci scusiamo con la clientela per il disagio arrecato ma non possiamo più accettare i buoni pasto Qui Ticket”.
Poche righe che non lasciano spazio all’interpretazione, mentre, da quanto ci risulta, i problemi amministrativi legati al mancato ricevimento dei relativi rimborsi da parte degli esercenti sono diventati un caso nazionale, coinvolgendo anche altre aziende pubbliche e private.
Ancora una volta siamo costretti a rilevare una grave inadempienza da parte aziendale che, nel caso in specie, colpisce un diritto fondamentale dei lavoratori, privati della possibilità di un rimborso economico spettante e riconosciuto dalle vigenti normative contrattuali.
Azienda tanto scrupolosa e rigorosa nel pretendere obblighi e doveri, quanto superficiale ed approssimativa quando si tratta di rispettare le necessità ed i bisogni dei lavoratori.
Sollecitiamo pertanto l’azienda ad attivarsi immediatamente per porre rimedio definitivo alla spendibilità dei QUI!Ticket negli esercizi convenzionati, in quanto la vicenda sta diventando gravemente lesiva delle spettanze economiche dovute ai lavoratori, così come previsto dal CCNL.
Una domanda sorge spontanea : non sarebbe il caso di sostituire la QUI!Group, dato che tra l’altro da circa un anno non pagherebbe gli esercenti?
Quali interessi tengono in piedi questo accordo, dal momento che sicuramente non brilla per efficienza?
Vogliamo buoni pasto esigibili per tutti i colleghi del gruppo.
Invitiamo i lavoratori a contattarci e diffidiamo l'azienda dal lasciare i lavoratori privi di buoni pasto.
USB Lavoro Privato - Settore Telecomunicazioni