APPELLO DI EX DIRIGENTI DELLA CGIL A SOSTEGNO DELLE LISTE RSU DELL'UNIONE SINDACALE DI BASE

Roma -

Le lavoratrici e i lavoratori senza sindacato sono niente.

Non è solo una enunciazione di principio, ma la descrizione di ciò che è accaduto in questi anni dopo la rinuncia di CGIL CISL e UIL a rappresentare il mondo del lavoro. Di fronte a leggi che cancellavano diritti, ultime in ordine di tempo l’allungamento dell’età pensionabile a quasi 70 anni, la precarizzazione di massa e la cancellazione dell’articolo 18, queste organizzazioni hanno abdicato al proprio ruolo lasciando liberi i vari Governi che si sono succeduti negli anni, di riscrivere le regole del mondo del lavoro, cancellando conquiste e diritti storici.

Per anni tutti noi abbiamo combattuto contro questa deriva dentro la CGIL, ma abbiamo dovuto prendere atto che questa organizzazione ha cambiato la propria natura, privilegiando gli interessi delle imprese e accettando supinamente che ai lavoratori e alle lavoratrici fosse dato il compito di pagare il costo della competitività, a cui si è aggiunto il prezzo della crisi oggi. il pubblico impiego è l’esempio lampante dove si è contrastato solo con dichiarazioni stampa il blocco dei contratti, la riduzione degli organici e dei servizi attuati con la spending review.

Noi continuiamo a pensare che sia indispensabile la presenza di un sindacato che organizzi la resistenza e la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori. Solo cambiando i rapporti di forza possiamo avere la speranza di riprenderci ciò che ci è stato tolto.

Dopo anni di militanza nella CGIL abbiamo lasciato questa organizzazione, rifiutando di continuare ad accettare la politica della limitazione del danno. Al termine di questo percorso voluto da Governi e imprese, la “limitazione” del danno si è concretizzata nella “rateizzazione” del danno. Alla fine si è realizzato tutto ciò che, sin dall’inizio, era stato proposto contro gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori.

Oggi siamo iscritti e militanti di USB. E’ stata per noi una scelta sofferta ma naturale. In USB abbiamo trovato la nostra casa, il sindacato che vogliamo, il sindacato che serve. Una vera alternativa sindacale.

Oiù saremo e più tutti insieme avremo la forza di ricostruire il grande sindacato di classe e di massa di cui abbiamo bisogno per tornare a vivere in una società civile degna di questo nome.

Per questo vi invitiamo a candidarvi nelle liste di USB, a sostenere i nostri candidati ed anche ad iscrivervi.

Le elezioni delle RSU nel Pubblico Impiego sono un’importante occasione in cui la voce dei lavoratori e delle lavoratrici si alzi chiara e forte per dire:

”Un altro sindacato è possibile”

Votare e e aderire a USB è la strada giusta