I LAVORATORI DI ACILIA ESPOSTI AL FREDDO.
SPARKLE E TIM, DA LONTANO E AL CALDO,
RISPONDONO “NON CI RISULTA”
Roma, 13 gennaio 2017
Nei giorni lunedì 9, martedì 10 e mercoledì 11 gennaio 2017 tutti i lavoratori di Acilia hanno sofferto in modo indicibile l’ondata di gelo penetrato nelle stanze e in ogni ambiente di lavoro, compresi bar, mensa, servizi. Molti si sono ammalati per questo. Ci è stato impossibile togliere cappotti, sciarpe e guanti, indossati dagli stessi Responsabili con cui si condivide quotidianamente l’ ambiente di lavoro.
Nell’apprendere che, inspiegabilmente, l’azienda aveva ceduto ad altre sedi le 100 stufette che avevamo fatto acquistare a seguito di una analoga durissima condizione avvenuta solo due anni fa, ci siamo resi conto che i lavoratori di Acilia non avrebbero potuto neanche utilizzare questi strumenti di supporto ancora indispensabili, soprattutto perché l’impianto da allora, non potendo migliorare, è solo peggiorato.
Invece di cercare soluzioni, Sparkle invia una mail con “Non ci risulta”, scritta da un’altra sede sicuramente pure riscaldata. A questo punto TIM, a supporto e in continuità con Sparkle, fornisce dati con temperature tropicali per quegli stessi giorni, manifestando così una patetica ossessione a smentire i lavoratori e i loro rappresentanti, piuttosto che risolvere il problema. Tutto ciò ci indigna fortemente.
Di seguito la cronaca e le nostre osservazioni:
• Che tipo di intervento tecnico è stato eseguito affinchè il microclima da giovedì 12 gennaio è un po’ migliorato? TIM si rifiuta ostentamentante di rispondere. Perché?
• Le tabelle aziendali con le rilevazioni delle temperature tropicali indicate non possono ritenersi attendibili, in quanto in palese violazione del principio del contraddittorio (come previsto dalla L.81 e dalle norme aziendali di riferimento), avvenute cioè senza preavviso e senza testimoni, né sono esplicitati i punti di rilievo e se comprendono (come non sembra) soprattutto le stanze, né tantomeno sono rese note le modalità di estrazione dei dati (manuali? Da sistema?). A noi risultano temperature glaciali intorno ai 10° nelle stanze e 5° nei servizi igienici, viste con i nostri occhi e supportate dalle dichiarazioni di centinaia di lavoratori di cui non potete non tenerne conto. Volete ascoltarli? Venite ad Acilia! Quando si organizzeranno INSIEME misurazioni del microclima, condividendo tempi e condizioni?
• Chiediamo documentazione a supporto della veridicità del documento aziendale in cui si dettaglia che gli impianti sarebbero accesi H24 e pure nei week end, dal momento che a noi risulta che la policy aziendale per il risparmio energetico non lo preveda. A riprova di ciò citiamo espressamente il documento aziendale ancora in vigore “Gestione dei criteri di climatizzazione” che recita “I requisiti microclimatici devono essere garantiti per la durata dell’orario base di lavoro che, per gli ambienti ad uso ufficio, è stabilito dal CCNL”. Quindi ad Acilia è esclusa una durata H24. E’ cambiato qualcosa? Da quando? Vogliate fornirci il documento esplicito di questa sede.
• Chiediamo spiegazioni sulla diversità delle temperature esterne, da cui derivano quelle interne, tra quelle indicate dal documento aziendale e quelle registrate sul sito ilmeteo.it www.ilmeteo.it/portale/archivio-meteo/Acilia/2017/Gennaio/9 , che hanno determinato le risultanze aziendali palesemente mendaci e con sbalorditive differenze:
Temperature esterne Acilia espresse in °C
Rilevate da TIM Rilevate da ilmeteo.it
9 GENNAIO: 8,2° 9 GENNAIO: 3°
10 GENNAIO: 9,3° 10 GENNAIO: 3°
11 GENNAIO: 7,8° 11 GENNAIO: 1°
Condanniamo l’atteggiamento di auto-protezione dell’azienda, che avrebbe fatto meglio a fare il proprio dovere nel rispetto delle esigenze più che legittime dei lavoratori.
USB Lavoro Privato – Settore Telecomunicazioni