L'A.D. DI SPARKLE GIOCA A MONOPOLI CON I SOLDI DEI DIPENDENTI
NEGATI I PREPENSIONAMENTI AI LAVORATORI E ALLE LAVORATRICI
TRAMITE L’ART.4 DELLA L.92/2012 (L.Fornero)?
Roma, 8 aprile 2016
Per la prima volta Sparkle sarebbe autorizzata a smarcarsi dalle direttive del Gruppo TIM, fino a ieri rigide e vincolanti, consentendo la garanzia per le uscite agevolate non a tutti coloro che ne hanno i requisiti, ma solo ai Dirigenti, con costi economici molto ma molto più elevati e posizionandosi su una scelta di campo ben definita.
Le motivazioni che si percepiscono potrebbero essere di tipo organizzativo “i lavoratori anziani sono preziosi per l’azienda “ e/o di tipo finanziario “che ricavi sarebbero senza il risparmio sul costo del lavoro?”. Le motivazioni “ufficiali” ci verranno rese note nel corso dell’incontro del prossimo 12 aprile, nel cui OdG l’Art.4 non c’è, incontro che chiediamo all’azienda possa svolgersi in streaming in modo che tutti possano usufruire della trasparenza degli argomenti trattati.
Ma non c’è ragione al mondo che giustifichi la sciatteria con cui il Management di Sparkle sia passato dal pressing dei mesi precedenti per la condivisione di tale accordo, peraltro mai negata, all’improvviso e ingiustificato cambio di strategia, fino a rinnegare se stessi.
Per i lavoratori che potrebbero aderire questa sarebbe l’ultima possibilità di uscita anticipata che le controriforme pensionistiche possono consentire, con sacrifici economici di cui sono consapevoli, non ce ne saranno altre.
E non finisce qui: sono infatti all’orizzonte ulteriori e peggiori modifiche legislative sulle pensioni nei confronti delle quali non ci potranno più essere clausole di salvaguardia, si subiranno e basta.
Forse Sparkle pensa cinicamente a maggiori risparmi, negando da un lato i prepensionamenti e dall’altro esponendo a rischio di esuberi, annunciati dal nuovo Management del Gruppo TIM e da Vivendi, che colpiranno prevedibilmente i lavoratori più anziani?
Se SLC (qui senza RSU), insieme a FISTEL e UILCOM (ridotte a sparuta minoranza) intendono obbedire ai desiderata aziendali, sia chiaro che USB farà tutto il possibile per denunciare la sottrazione di risorse destinate ai prepensionamenti ed esige tutele e garanzie per i lavoratori prossimi alla pensione; tutto questo in una Azienda che nel corso degli ultimi anni ha visto passare tanti A.D. che l’hanno utilizzata come un taxi guadagnandosi “buone entrate” e altrettanto “buone uscite”, con l’unico risultato di esercitarsi a rovesciare periodicamente i piani industriali appena resi noti.
Solo quando si tratta di investire economicamente sui lavoratori i soldi non si trovano mai!
USB Lavoro Privato – Settore Telecomunicazioni