TIM: "Progetto Portineria"
Come avveleno il clima aziendale.
Roma, 18 maggio 2017
Ci sono giunte molte segnalazioni di comportamenti particolarmente vessatori rispetto alle modalità con cui diversi colleghi sono stati prescelti nella nuova de-mansione di portineria. La comunicazione avviene, molto spesso, con pochissimo preavviso, tramite colloqui dai toni decisi e perentori, a volte con generiche motivazioni di scarsa produttività, che provocano disagio, stress, e instillano un forte senso di inadeguatezza, determinando pesanti effetti negativi sulla qualità di vita dei colleghi e sul clima lavorativo.
Appare evidente che il deterioramento del clima interno possa riflettersi in negativo anche sull’immagine trasmessa all’esterno: la tutela del benessere delle risorse umane è un elemento indispensabile per la vita delle persone e dovrebbe essere assunta, nelle politiche aziendali, come elemento strategico imprescindibile da perseguire per generare valore aggiunto.
Il risultato non è certamente l’aumento di produttività, ma l’aumento della demotivazione e, in alcuni casi, della disperazione come, per esempio, quando si coinvolgono soggetti molto fragili.
L’attuale clima aziendale dove, tra paura e speranza del proprio futuro, non è più permesso esprimere dubbi o un pensiero critico, altrimenti si viene sanzionati e calpestati nella propria dignità, prima che di lavoratore di uomo, è un clima avvelenato e assolutamente intollerabile.
Ci domandiamo se questi episodi siano una reazione inopportuna alle mobilitazioni collettive di questi mesi. L’azienda si accanisce contro i lavoratori con iniziative spregiudicate al limite della legalità: trasferimenti, demansionamenti mascherati, minacce, provvedimenti disciplinari a chi alza la testa o esprime una semplice opinione.
Il metodo è sempre lo stesso e punta ad escludere il sindacato da ogni progetto non lasciando scampo ai lavoratori individuati, ai quali non è permesso esprimere la propria eventuale disponibilità ad accettare o meno la nuova mansione. A questo proposito riteniamo che sarebbe necessario consentire ai lavoratori che lo desiderassero di essere accompagnati da un rappresentante sindacale a propria scelta per riequilibrare le parti.
Dal canto nostro USB Telecomunicazioni risponderà con l’aumento del conflitto e col sostegno legale ai colleghi coinvolti, invitandoli a continuare a segnalarci ulteriori comportamenti inappropriati, riservandoci la facoltà di porre in essere azioni a tutela della qualità della vita e della salute dei lavoratori.
Non lasceremo soli i lavoratori a fronteggiare la disumanità dell’azienda.
USB Lavoro Privato – Telecomunicazioni