TI Sparkle: The winner takes it all…sometimes (Il vincitore prende tutto…a volte)
Nella giornata del 15 marzo ’21 si è tenuto l’incontro tra l’azienda, le RSU di TI Sparkle e le Segreterie Nazionali di CGIl-CISL-UIL-UGL, in merito al piano di formazione, finanziato, dal Fondo Nuove Competenze (FNC), e già precedentemente concordato con il coordinamento nazionale delle RSU a livello di Gruppo TIM.
Come prassi ormai consolidata quanto concordato a livello della capogruppo viene sistematicamente riproposto anche livello delle società del gruppo TIM, con pochi margini di trattativa, se non in maniera poco democratica “prendere atto” di quanto già deciso su altri tavoli.
In merito all’accordo che vi invitiamo a leggere poi integralmente vi segnaliamo solo le note salienti: un monte ore da 42 a 250 di formazione, da fruire, come affermato dall’Azienda ma tutto da verificare, all’interno dell’orario di lavoro, un numero di persone di vari livelli CCNL (dal 3 al 7Q) che ne usufruiranno, un certo numero di corsi, tra cui alcuni in lingua inglese, da seguire utilizzando le piattaforme messa a disposizione da TIM Academy.
Noi come USB non siamo contrari a tutto ciò che concerne la formazione, la riqualificazione e il miglioramento degli skill hard e soft dei lavoratori, ma riteniamo che questo “tentativo”, oltre ad essere strumentale all’ottenimento di risorse finanziarie che potrebbe essere indirizzate verso settori e imprese, in questo momento di pandemia, in maggiore difficoltà, risulta essere tardivo e di dubbia efficacia per i seguenti motivi:
- Il carico di attività a cui sono soggetti i lavoratori, incrementato a seguito dei vari esodi a cui non sono seguite le necessarie assunzioni, generalmente in numero esiguo e ampiamente inferiore ai fabbisogni reali, e nella maggior parte dei casi all’estero, dove i lavoratori sono meno garantiti ed è più facile licenziare;
- La tardività dell’azione: il mondo delle TLC e dell’ICT in generale, in continuo e rapida evoluzione da anni, evidenzia come poco o nulla sia stato fatto fin qui per avviare un percorso di aggiornamento (Formazione/riconversione) che sarebbe dovuto partire almeno 10 anni fa.
La nostra posizione è stata prevalentemente negativa, con una singola astensione solo per non dare un segnale di totale sfiducia all’azienda. Come USB, vi garantiamo che resteremo vigili, e sul pezzo, onde evitare abusi di tale opportunità che speriamo possa avere qualche lato positivo. Ci riserviamo un incontro con i lavoratori per verificare l’andamento e lo stato di soddisfazione o insoddisfazione della platea che sarà chiamata a partecipare ai piani di formazione.
Ma non è tutto, sono state discussi anche i seguenti punti, i primi due auspicati dai lavoratori.
- la possibilità, su Roma, di una seconda sede, identificabile per TIS, in via Oriolo Romano;
- la possibilità di usufruire dell’art.4 per quei colleghi che non sono riusciti a uscire gli anni passati con le precedenti attuazioni dell’isopensione (questo è l’unico caso in cui non viene attuato il “copia incolla” con gli accordi di gruppo)
L’Azienda ha risposto in modo molto vago, dicendo che ci penserà e potrà ritornare sui temi introdotti in altre occasioni e con altre tempistiche, ma al momento non è previsto l’accoglimento di alcuna delle due ipotesi, per motivi che saremo lieti di approfondire in future assemblee con i lavoratori.
C’è però anche una buona notizia: la proposta dell’Azienda del solito accordo di smonetizzazione delle ferie ricadenti di domenica (25 aprile, 15 agosto, 26 dicembre), è stata rigettata con 6 voti contrari (3 USB) e 4 favorevoli. Il peso delle RSU USB (che hanno votato compattamente contro) è stato determinante per l’esito della votazione.
Ogni tanto anche il banco perde.